Dopo l’annuncio il Milan resta di sasso: per la panchina ora cambia tutto, l’obiettivo numero uno con ogni probabilità rischia di non arrivare
La prossima stagione, salvo sorprese, sarà quella della rivoluzione anche per il Milan. Diversi club cambieranno la propria guida tecnica e i rossoneri non sembrano da meno. Il ciclo di Stefano Pioli dopo cinque anni sembra essere arrivato al capolinea. L’allenatore lascerà il posto ad un nuovo collega, nonostante il contratto in essere fino al 2025. La dirigenza ha preso la propria decisione, dopo i diversi alti e bassi di questa annata.
Una decisione che in realtà si trascina dalla scorsa estate, ovvero da quando Maldini ha lasciato il club meneghino. L’ex dirigente rossonero era il primo sostenitore dell’ex Lazio e Fiorentina e andando via lui è come se per Pioli mancasse un riferimento. Inoltre l’attuale dirigenza non ha mai mostrato grande simpatia per Pioli che è andato avanti quasi per inerzia, scampando varie volte all’esonero. Arriverà a fine stagione ma dopo sarà addio.
Qui si aprirà un altro rebus importante: chi sarà il sostituto. Il nome principale è Antonio Conte, dato in pole per molti. Tanto da arrivare anche alle orecchie di Pioli che per questa situazione si è detto “annoiato ma non infastidito”. Sull’ex CT ci sono voci insistenti ma nessuna certezza. E se dovesse saltare l’accordo, dietro di lui il primo candidato era Thiago Motta. Nella giornata di mercoledì, però, è arrivata una doccia gelata.
Non è stato lo stesso Thiago Motta o il suo agente a rivelarlo ma una persona che probabilmente con questa situazione non ha nulla a che vedere, se non essere il prossimo avversario dei meneghini in campionato. Ci riferiamo al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che nella conferenza fiume andata in scena a Castel Volturno ha rivelato un particolare importante sul tecnico italo-brasiliano.
“Volevo trattare Thiago Motta, era uno dei possibili allenatori che avevo pensato per il Napoli” è l’incipit di ADL che poi continua “ho parlato con lui l’anno scorso per sei ore ma mi disse che la sua preferenza era allenare all’estero”. Dunque secondo De Laurentiis “la volontà di Thiago Motta dopo il Bologna è allenare un club fuori dall’Italia“. Questo fa cadere tutte le possibili chance di arrivare, dunque, in rossonero. Chissà se nel frattempo, magari a fronte di una buona proposta, l’allenatore possa cambiare idea.
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