Disavventura, almeno a livello di reputazione, per uno storico amico di Re Roger, licenziato in tronco dal talento danese
Intendiamoci: stiamo parlando di uno dei tennisti più talentuosi del circuito. Uno che, secondo parecchi addetti ai lavori, è destinato a contendere a Carlos Alcaraz, suo coetaneo, e a Jannik Sinner, esploso definitivamente nell’ultima parte della scorsa stagione e confermatosi a livelli spaziali nel 2024, il titolo di numero uno del mondo del futuro.
Nessuno nega che il tennista scandinavo abbia le potenzialità per dominare il circuito ricostituendo, con attori ovviamente differenti, un triumvirato che possa in qualche modo ricalcare l’epopea dei Big Three, ma qualcosa pare essersi rotto. Per lo meno negli ultimi tempi. Non c’è da preoccuparsi, sostengono alcuni, asserendo che alla grande crescita a livello di prestazioni e risultati ottenuti nel 2023 possa ‘naturalmente’ seguire un calo.
Altri hanno invece già lanciato l’allarme, forse condizionati dalla succitata esplosione di Sinner e dell’indiscutibilità – sebbene anche in questo caso i risultati latitino da un po’ – della figura del fenomeno di Murcia. Il danese non sarebbe ancora al loro livello, dicono i detrattori.
E forse hanno ragione. Del resto lo spagnolo ha già incamerato due Major ed è già stato numero uno del mondo, mentre il talento altoatesino è in un’ascesa che pare inarrestabile. Condita, come sappiamo, dal recentissimo titolo Slam vinto a Melbourne.
Rune, arriva la separazione dallo storico ex coach di Federer
Non sta vivendo il momento migliore della sua pur brillante carriera, Holger Rune. La sconfitta al secondo turno degli Australian Open, patita per mano del giovane francese Arthur Cazaux, ha lasciato il segno. E dire che il talento 20enne si era affidato, da appena due mesi, ad un coach sul cui pedigree ci si sarebbe dovuti inchinare.
Parliamo di Severin Luthi, amico personale di Roger Federer nonché suo allenatore per ben 15 anni. La scintilla tra il tecnico elvetico e il tennista danese, evidentemente, non è mai schioccata, visto che la collaborazione tecnica è già finita. Anche nel torneo ATP 250 di Brisbane, quello che ha di fatto aperto il 2024 e che ha visto il ritorno in campo di un certo Rafa Nadal, Rune era sembrato più nervoso del solito.
Il cammino nella kermesse è stato invero brillante, col danese sconfitto solo in finale dal redivivo Grigor Dimitrov. Ma l’insofferenza era palpabile. Aneke Rune, madre e manager del 20enne, ha spiegato i motivi della separazione lampo da Luthi intervenendo alla testata danese TV 2 Sport: “Il timing con Severin non era ottimale. Dedicava troppo poco tempo a mio figlio“, le laconiche parole della mamma. Una sorta di macchia nella reputazione di Luthi, conosciuto nell’ambiente come un professionista esemplare.
