Il torneo di Rotterdam, che segnerà il ritorno in campo di Jannik Sinner, assume un’importanza decisiva dopo l’annuncio ufficiale
Si è discusso molto, nei giorni immediatamente successivi alla vittoria del tennista altoatesino in quel di Melbourne, sul programma agonistico post Australian Open di Jannik Sinner.
Tra voci incontrollate che lo avrebbero voluto fermo in virtù del richiamo – anche per opportunità ‘d’immagine’ – del Festival di Sanremo, o al contrario impegnato nel torneo di Marsiglia dal quale si era frettolosamente ritirato nel 2023 poco prima di scendere in campo nel match di esordio, il campione ha dissipato i dubbi con una scelta chiara. Che non lascia spazio a dubbi.
Sinner non sarà a Sanremo, nonostante l’asfissiante pressing di Amadeus, Direttore artistico della kermesse canora, ma nel frattempo ha anche declinato l’invito per il torneo in Provenza, scatenando anche l’istintiva ira degli organizzatori, poi tornati in maniera un po’ goffa sui loro passi.
La meticolosa programmazione tipica della gestione Vagnozzi-Cahill non prevede deroghe di alcun tipo a quanto stabilito sulla base di tabelle, dati fisici e anche, perché no, di opportunità di classifica.
Già, il ranking. Quella cosa che sta diventando un’ossessione per tutti coloro che non si sono spiegati come mai, nonostante la vittoria nell’Happy Slam di inizio stagione, Jannik sia rimasto al quarto posto della graduatoria mondiale.
Ebbene, per uno strano regalo del destino, la confermata partecipazione dell’azzurro al torneo Abn Amro di Rotterdam regala un’opportunità inaspettata. Che a questo punto anche lo stesso Sinner vorrebbe cogliere al volo.
Medvedev KO, Sinner può fare la storia in Olanda
Lo scorso anno Daniil Medvedev, che all’epoca batteva regolarmente l’altoatesino prima che questo, dall’ottobre del 2023 in poi, lo mettesse in riga con 4 vittorie consecutive negli scontri diretti, vinse il torneo olandese sconfiggendo in finale proprio l’italiano.
Quest’anno, attraverso un annuncio fatto sui suoi canali social, il moscovita non ci sarà. “Sfortunatamente mi devo cancellare dal torneo. Dopo il lungo e duro percorso in Australia, il mio fisico e in particolar modo il mio piede destro non sono ancora al meglio“, ha detto il russo. Attenzione, allora. Perché è arrivato il momento di fare due conti nel discorso sul possibile clamoroso sorpasso che Sinner potrebbe operare ai danni del rivale, terzo nel ranking.
Medvedev ha attualmente 8.765 punti in classifica. Rinunciando a Rotterdam, perderà i 500 punti della vittoria di un anno fa, scendendo a 8.265. Sinner, che ad oggi è 8.310, il 12 febbraio dovrà scalare 250 punti della vittoria a Montpellier, guadagnandone però 10 da Cincinnati.
Vincendo in Olanda, l’altoatesino incamererebbe 200 punti, dati dal differenziale tra i 300 persi per la finale dello scorso anno e i 500 che entrerebbero grazie alla supposta affermazione di Rotterdam. Il totale di Sinner salirebbe così a 8270, ovvero 5 punti in più rispetto al russo. Un’inezia, ma sufficiente a far entrare ancor di più il 22enne nella storia.
Mai nessun tennista italiano infatti, da quando esiste il sistema computerizzato di assegnazione dei punti, si è mai spinto fino al terzo posto della classifica mondiale. Solo Nicola Pietrangeli, considerato il numero 3 del mondo nel 1959 e 1960 nelle classifiche stilate però arbitrariamente dal giornalista Lance Tingay, riuscì ad essere uno dei Big Three. I tifosi del nativo di San Candido già sognano ad occhi aperti. Prima però, il torneo di Rotterdam bisogna vincerlo.
