L’omicidio di un ex calciatore non può che suscitare scalpore, il tempo è passato, ma sono diversi i particolari che non tornano
I gialli di cronaca nera destano sempre grande interesse, soprattutto quando sono diversi i punti oscuri da chiarire anche a distanza di tempo. A volte alcuni di questi tendono ad essere quasi dimenticati, se non fosse per i parenti delle vittime che non possono che desiderare di sapere la verità e di avere giustizia.
Questo è quanto avvenuto anche con la morte di un ex calciatore, inizialmente classificata come suicidio, anche se ora si sta facendo sempre più forte l’ipotesi che in realtà si sia trattato di omicidio. Tanti sono i punti da chiarire, tra le prime a muoversi per far venire alla luce tutto quello che non era emerso a lungo c’è stata la sorella della vittima.
La morte di un ex calciatore e i tanti dubbi da chiarire
Ma chi è l’ex calciatore morto ormai diversi anni fa per cui si è in cerca di giustizia? Il riferimento è a Dennis Bergamini, scomparso nel 1989 quando aveva solo 27 anni e militava nel Cosenza in una modalità diversa rispetto a quanto si era ipotizzato in un primo momento. Il ragazzo, infatti, non sarebbe deceduto in seguito all’investimento a opera di un camion, come avevano pensato gli inquirenti, ma sarebbe stato soffocato da una borsa di plastica.
A occuparsi da tempo della vicenda, che ha suscitato non poco interesse nell’opinione pubblica, è stata tra le altre la trasmissione Mediaset “Le Iene”, che cerca sempre di dedicare attenzione a casi di cronaca che sono apparsi poco chiari con la speranza di “risvegliare” anche gli inquirenti, che sembravano essere invece propensi all’archiviazione. Emblematico, ad esempio, è quanto accaduto con la strage di Erba, per cui sono stati condannati all’ergastolo Rosa Bazzi e Olindo Romano, che hanno ora ottenuto la revisione del processo.
Per quanto riguarda invece lo sportivo, ora è necessario capire se ci sia stato un coinvolgimento nei fatti da parte della sua fidanzata dell’epoca, Isabella Internò, che si trovava in macchina con lui in quel momento.
La donna, oggi sposata con un poliziotto, Luciano Conte, è oggi accusata di concorso in omicidio, nonostante si sia sempre proclamata innocente. Lei aveva parlato della volontà del giocatore di lasciare l’Italia e il calcio, per questo poteva essere plausibile ipotizzare che lui potesse essersi tolto la vita gettandosi sotto il tir. Ci sono però anche altri aspetti, come evidenziato dalla trasmissione, che contrastano con la teoria dell’incidente: nelle scarpe che lui indossava non ci sono segni di fango, nonostante fosse presente sulla strada, oltre all’orologio, che ha continuato a funzionare dopo il presunto impatto.
Caso Bergamini, in cerca della verità
Nell’ultimo periodo si è fatta sempre più forte l’idea che Bergamini non si sia suicidato, ma sia stato ucciso. C’è stato chi ha ipotizzato che l’assassinio fosse legato al Totonero, fenomeno in voga in quegli anni, che potrebbe avere coinvolto l’ex calciatore come altri colleghi dell’epoca.
Da non scartare anche la possibilità di un omicidio legato a droga e ‘ndrangheta. La famiglia del giovane non esclude però un coinvolgimento dell’ex fidanzata, che non sembrava intenzionata ad accettare la fine del loro legame. A loro si aggiungono anche due cugine, che volevano tutelare l’immagine della ragazza, ritenendo un disonore il suo abbandono.
A breve ne sapremo di più, la sentenza è in arrivo, certamente la famiglia della vittima non sembra disposta ad accontentarsi finché non avrà la verità.
